giovedì 31 luglio 2014

Arti marziali: qual è l'età giusta?

Praticare arti marziali non è una questione d'età. Certo, è innegabile che da bambini il corpo sia molto più flessibile e consenta movimenti che, con l'avanzare dell'età, diventano di più difficile apprendimento, ma questo non è uno scoglio insormontabile per la pratica delle arti marziali. Un fattore da tenere in considerazione è anche quale tipo di attività si desidera fare: se il nostro obiettivo è quello di dedicarci alle competizioni nei combattimenti e, magari, raggiungere livelli agonistici elevati è certamente preferibile avvicinarsi alla pratica delle arti marziali in giovane età, ma se desideriamo imparare a difenderci, ottenere un buono stato di salute, raggiungere un equilibrio psico-fisico e magari anche disputare gare di forme nulla ci impedisce di avvicinarci alle arti marziali anche da over 40. Le arti marziali non sono, insomma, "roba da ragazzini" e, anzi, sotto certi aspetti è proprio quando si acquisisce una maggior maturità che si riescono ad apprezzare meglio determinate sfaccettature dell'universo marziale che, come ho avuto modo di sottolineare più volte, non è solo "menar le mani". Il Kung Fu T'Ienshu incarna perfettamente questo spirito e, ad esempio, nella Scuola Wo Chen di Saronno all'interno del gruppo degli adulti si allenano persone - uomini e donne - la cui età va dall'adolescenza agli over 50, ma un discorso del tutto similare si può fare anche per altre discipline praticate all'Accademia Marziale Saronno.
Se dal punto di vista puramente fisico, dunque, le arti marziali sono paragonabili a qualunque altra attività sportiva che "prima si impara, meglio è", è proprio in questioni come l'età dei praticanti che emerge con tutta evidenza come le arti marziali non siano nè possano essere considerate semplice attività fisica. 

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