martedì 29 luglio 2014

Person of interest. Siete sorvegliati

John Reese (Jim Caviezel) e Harold Finch (Michael Emerson)
John Reese è un ex agente speciale che, in seguito ad un incidente, vive come un barbone a New York; qui una sera viene aggredito mentre si trova in metropolitana e senza difficoltà si sbarazza dei suoi assalitori. L'episodio, ripreso da alcune telecamere di sorveglianza, viene visto da Harold Finch, un milionario appassionato di tecnologia e computer che trova il modo di rintracciarlo e gli spiega di come, in seguito agli attentati terroristici dell'11 settembre, ha costruito una macchina che raccoglie, filtra ed analizza i dati provenienti da tutte le videocamere, i telefoni ed i pc. La Macchina, analizzando i dati raccolti, localizza degli individui che saranno protagonisti di atti violenti, non si sa se in qualità di vittime o di carnefici: il compito di Reese, se accetterà l'impiego, sarà quello di intervenire prima che l'evento criminale si verifichi. 
La prima stagione, trasmessa in Italia da Italia1 e prima ancora sulla pay tv, è davvero interessante, non solo grazie ad una trama coinvolgente - capita di parteggiare per qualcuno che, alla fine, si scopre essere in realtà il "cattivo" e viceversa - ma anche per merito delle tecniche di combattimento portate sullo schermo da Jim Caviezel, che interpreta il protagonista John Reese.
Caviezel si è preparato con grande serietà per interpretare al meglio il personaggio dell'ex agente speciale: ha imparato a maneggiare le armi che utilizza sul set - dalla pistola mitragliatrice MP5 al fucile d'assalto AR-15, dalla fedele Glock 17 alle granate, giusto per citarne alcune - e si è confrontato con autentici agenti federali per dare maggior credibilità al suo John Reese: "Quando Reese uccide lo fa in fretta, senza battere ciglio - ha dichiarato in un'intervista - e la maggior parte di questi ragazzi (gli agenti federali coi quali ha lavorato, ndt) fanno quello che devono fare, sorretti dai loro forti ideali. Non sono la stessa cosa del gradasso che entra in un bar e dice Io sono il duro, dammi i soldi. Tipi così sono vulnerabili, non sono letali; gli agenti invece sono la punta della lancia, la spada che ti colpisce all'improvviso. Non attirano l'attenzione su se stessi".
E così è John Reese, l'uomo con la giacca che compare, fa ciò che deve e ripiomba subito nell'anonimato della Grande Mela.
La Macchina
In "Person of interest" le scene più coinvolgenti sono quelle dei combattimenti corpo a corpo, nelle quali Reese si muove con grande rapidità precisione: tipo atletico, Caviezel ha giocato a basket per ben 17 anni ed ha praticato sin da bambino le arti marziali, facendo anche pugilato per qualche tempo. Abilità che si sono rivelate utili nella realizzazione di questa serie: in certe scene si fa ricorso agli stuntmen, ma "per la maggior parte - assicura Caviezel - vedete me all'opera". Valore aggiunto non di poco conto. Un vero peccato, dunque, che, mano a mano che la serie ha successo e si susseguono le stagioni i combattimenti a mani nude si riducano sempre più, lasciando poco di interessante per gli appassionati di difesa personale

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